Conferenze genitori-insegnanti
Le conferenze genitori-insegnanti sono incontri ufficiali tra i genitori e gli insegnanti per parlare dei progressi scolastici, del comportamento e dello sviluppo generale di uno studente. Questi incontri sono fondamentali per creare una collaborazione tra casa e scuola e aiutare così il bambino nel corso della sua formazione.
I genitori dovrebbero esaminare in modo dettagliato la pagella del figlio, conservare tutti gli esempi di lavoro che interessano e stilare un elenco di domande specifiche o di dubbi che vorrebbero discutere prima di recarsi a un colloquio con gli insegnanti. Ad esempio, potrebbero chiedere all'insegnante informazioni sul coinvolgimento del bambino in classe o sul suo rapporto con gli altri ragazzi, per avere un quadro più chiaro della sua vita scolastica.
Di solito la durata del colloquio genitori-insegnanti è di 15-30 minuti. È sufficiente per discutere gli argomenti relativi al rendimento dello studente, ai punti di forza e ai punti deboli che necessitano di miglioramento e, allo stesso tempo, per dare tempo ai genitori di fare domande ed esprimere le loro osservazioni sull'apprendimento del figlio a casa.
Un colloquio tra genitori e insegnanti è il momento in cui si discute più spesso degli studi dell'allievo, del suo comportamento nelle relazioni sociali, della sua frequenza scolastica e delle difficoltà che potrebbe avere nell'apprendimento. Diversamente, i pedagoghi possono anche divulgare ai genitori consigli/idee per il movimento congeniale dei loro figli a casa, come una lista di letture o un piano di esercizi/f... studio.
Dopo la conferenza genitori-insegnanti, sarebbe utile fare il follow-up mettendo in atto tutte le strategie o gli interventi concordati, e l'altra grande opzione è quella di tenere informato l'insegnante sui risultati. Ad esempio, se l'insegnante raccomanda un programma di lettura giornaliero, i genitori possono scegliere di condividere i progressi del figlio via e-mail o tramite un colloquio faccia a faccia durante l'incontro successivo, creando così un senso di collaborazione nell'educazione del bambino.